Passeggiando per… la Riviera del Brenta

“…O sito amabile, e ridente, disse Rosana, ò prati fioriti, ò fiume placido, ò aria salubre, ò Brenta delitiosa, da nobili edifitji coronata, come Regina degl’altri fiumi.”

Così nel 1667 nella sua Arcadia in Brenta, Giovanni Sagredo esaltava questo antico fiume col quale l’uomo aveva tanto combattuto fino ad ottenere un luogo d’incanto, dalle acque placide circondate da una natura rigogliosa e costellate da un’impressionante teoria di ville dai giardini rigogliosi e i saloni affrescati che sembrano voler gareggiare tra loro in fatto di sfarzo ed eleganza. Un luogo che ha affascinato scrittori e poeti nei secoli passati e che, tutt’oggi, continua ad affascinare come pochi altri.

La Riviera del Brenta, infatti, è un concentrato di arte, natura e opera dell’uomo che, dopo un lungo periodo di abbandono, sta ritornando agli antichi splendori, con i suoi battelli che mentre la percorrono risalendo la pigra corrente, svelano ai visitatori uno scorcio fantastico ad ogni curva, antiche dimore amorevolmente conservate o austere magioni cariche di mistero che come vecchie e aristocratiche signore, nonostante le rughe conservano intatto il loro fascino antico.

Il Brenta, o meglio “la Brenta” com’è chiamato, è l’altra faccia della nobile e aristocratica Venezia e delle famiglie ricchissime che avevano portato gli investimenti in terraferma e con l’occasione avevano scoperto la “villeggiatura”.

Con questa breve guida ho cercato di trasmettere al lettore, oltre alle puntuali e indispensabili nozioni storiche e artistiche, le emozioni che si provano - e ho provato - navigando in battello o visitando una villa, in un paesaggio che secoli di storia hanno modificato fino a renderlo unico e magico, tra giardini incantati e luoghi in cui il tempo sembra essersi veramente fermato

CONTENUTI DEL VOLUME

L’incanto di un viaggio nel tempo

Il Brenta: un fiume poco tranquillo

La navigazione e la viabilità

- Il Burchiello

Le chiuse, i ponti e “il carro”

La “Civiltà delle Ville”