disegni umoristici

 

È sempre divertente stravolgere la realtà per farne emergere il lato più paradossale che, tuttavia, spesso si rivela essere proprio quello più autentico.

Alle volte bastano pochi tratti, magari affiancati da una battuta fulminante, per spiegare una situazione che avrebbe bisogno di un articolo lungo una cartella.

Far ridere è molto più difficile che fare piangere - a meno che non avvengano quei fenomeni noti come “umorismo involontario” o “battute tristi” - un po’ in tutti i campi espressivi: letteratura, cinema, teatro, fumetti e quant’altro.

Entrando nello specifico, ammiro incondizionatamente i grandissimi maestri Jacovitti e, per altri versi, Uderzo che, assieme a Goscinny, diede vita a quell’inarrivabile saga di squinternati e rissosi Galli, capeggiati dalla ferrea coppia Asterix-Obelix. Il fumetto umoristico ha alcune peculiarità insostituibili: gesti, espressioni, tratti fisionomici deformati che sintetizzano la vis comica contenuta nella battuta e che non possono essere sostituiti da nessun altro mezzo. E proprio pensando ai nostri eroi armoricani basta guardare la differenza fra i geniali fumetti e gli scialbi film - nonostante i grandi attori - per rendersi conto che il disegno umoristico è unico, inimitabile e insostituibile.

Anch’io amo questo genere e, per quel che posso, cerco di farlo al meglio, soffermandomi sui dettagli, le espressioni e i movimenti.

Per anni ho illustrato un calendario con soggetti sportivi, abbinando i singoli sport a giochi di parole e nonsense che, proprio per la loro assurdità creano l’effetto della risata.

Se vi dico “Sfida a golf” a cosa mi riferisco? Non di certo a Tiger Wood o Arnold Palmer, ma a una coppia di vecchiette che, guardandosi in cagnesco e sferruzzando all’impazzata, cercano di finire prima dell’altra il maglione per il nipote prediletto.

Divertire e divertirsi…

PATTINAGGIO ARTISTICO

  © Paolo Mameli